Seduto sul marmo mi ricordo di lei e di notti svanite, spiate da stelle acidi volti ci hanno visto peccare sono solo figure sprofonderemo con loro lumi di spettri hanno parlato di noi ci hanno visto pensare, essere terra su terra guardare pianeti, sopravviver per caso e due gocce nel mare devastate da leggi in quel secondo come un sogno infantile ho affondato il mio corpo per dare luce ad un giorno nel loro fango ripulisco la vita non mi gioco nulla in un domani di sole guardare lontano e vedere che tutto non finisce in un punto, non finisce nel cielo acidi volti incollati sul marmo hanno perso sé stessi, non ci guardano più