Qui nel quartiere Ovest, visse un giorno cavallo, in questa mia città difficile e cattiva. Forse pericoloso, pazzo come un cavallo ma con una gran forza di vivere e amare. Non ebbe simpatie, tra gli uomini dileggio, ne ebbe tra le donne e questo lo finì. Cavallo, hey, cavallo, che risse nelle strade! Che scherzi più feroci al bel torero. Cavallo, hey, cavallo, con l'alcool nella testa. Cavallo, le tue notti, chi ti ferma? Aveva 15 anni la figlia del padrone, gli si parò davanti, le cosce bianche e belle. Cavallo le fu sopra, lo fece con amore, sentiva che era giusto: o lui o l'altro. Poi, l'estenuante abbraccio finì con due sorrisi, qui nel quartiere Ovest scendeva un vento caldo. Cavallo, hey, cavallo, che uomo sei cavallo! Cavallo, hey, cavallo, che bella storia! La canna sulla tempio, la notte, una capanna, due uomini bendati, la luce di un rasoio. Ne uscì, non era un uomo, la parola "evirazione" e la disperazione che gli montava dentro, lo spinse sotto un treno, urlò una bestemmia agli uomini e alla vita, così finì cavallo. Cavallo, hey, cavallo, che ti hanno fatto? Porci! Cavallo, hey, cavallo, che bella storia! Cavallo, hey, cavallo, che ti hanno fatto? Porci! Cavallo, hey, cavallo, che bella storia! Cavallo, hey, cavallo, che ti hanno fatto? Porci! Cavallo, hey, cavallo...