(F.Berlincioni - G.Belleno) Nessuno la sente la voce che supplica nel buio di un vicolo dove l'ombra diventa un invito due mani violente il fiato che ansima sui segni di un livido che per coprirlo non le basta il vestito fa finta di niente la grande città neanche si pente tutta la gente che la guarda e che va qualunque coraggio rimane assopito nemmeno più un brivido l'indifferenza non ha mai reagito nessuno che scende nessuna pietà qualcuno si limita a maledire questa nostra realtà. Scene vere ad ogni angolo scene vere fra noi scene vere che poi rimangono chiuse dentro di noi. C'è pure chi è perso chi imbroglia se stesso si accosta a una macchina e chiede soldi dicendo che ha smesso ha gli occhi di vetro il cuore sconnesso ormai inaggiustabile e se parli dice si per riflesso gli mancano i denti gli manca un'età e cosa più grave è che gli manca il senso della sua dignità. Scene vere ad ogni angolo scene vere fra noi scene vere che poi rimangono chiuse dentro di noi. I dolori gli sbagli il problema dei figli e l'inciviltà la violenza il rumore l'assenza di amore la bestialità. Che vuoi che sia la nostra volontà ombre pesanti sulla nostra libertà