(A.Logiudice - R.(RON) Cellamare) Nave dove vai dimmi dove vai su quale mare mi porterai mare così strano lo guardi e sei già lontano ho trovato il mare nella tua mano ma tu lo sai che mi confondi quando mi guardi e non rispondi chissà se navigando ci incontreremo e quando chissà che parte del mondo avremo quale mare profondo e per quale mistero riusciremo almeno a sfiorare il cielo su insomma dove navigheremo su chissà se ce ne andremo da qua da questo schifo di città davvero non si può trovare un altro posto e tu, tu così dolce ma stando qua io non ti riconosco ma non vedi fuggire i gabbiani perchè non proviamo anche noi muoviamo le mani. Mare così amaro ti ho avuto e sei già lontano senza di te tutto è così strano tutto si confonde come quando piove piove sulle onde adesso non capisco più se tutto si poteva immaginare perchè c'eri tu andarsene volare in mezzo al mare non tornare più in questo schifo di città davvero non si può trovare un altro posto e in più adesso che non ci sei più io non mi riconosco ti ricordi quei giorni i gabbiani ma bastava volare anche noi che avevamo le ali