La madonna delle conchiglie È arrivata restituita dal mare Senza carte, senza la scorta Senza permesso, senza passaporto E di un fuggiasco così come era Ne abbiamo fatto la madonna nera Che è la madonna dei naviganti Protegge gli ospiti come i viandanti Volta l’onda e poi la rivolta Mentre tremola sopra la barca Sopra la barca la portano fuori Guarnita tutta di conchiglie e fiori Benedice chi si avventura Chi ha il cuore saldo e chi si appaura Chi viene a riva con le fanfare Chi arriva solo e sputato dal mare La madonna delle conchiglie Ha gli occhi come biglie, come coralli È vestita di drappi azzurri Come a una perla le fanno ventaglio Ha lo sguardo dolce e un poco lontano Di chi per tanto ha navigato invano Ha lo sguardo dolce e un poco assente Di chi ti capisce, e non può farci niente Ma dalla fede della sua gente Lei non sa come riparare La guarniscono e danno ai flutti Le sparano il fuoco e la invocano tutti La madonna delle conchiglie È solo una statuetta restituita dal mare Ti guarda muta, senza parole E ha il volto tinto di un altro colore Da chi diverso e così lontano Se l’è forgiata e dipinta a mano Un altro popolo, un’altra gente Con la stessa paura di sempre Di essere nati e dovere andare Nati e poi non essere più niente Di essere nati e dovere andare Nati e poi non essere più niente Eppure la madonna delle conchiglie È un serafino con gli occhi di biglie